Mulinelli da bolognese: macchine da pesca

Il mulinello è sicuramente da definire una vera e propria macchina da pesca. Tantissimi piccoli pezzi assemblati fra loro per creare un vero e proprio gioiello. Nella pesca con la canna bolognese il mulinello assume una parte da protagonista.  La scelta del giusto modello è naturalmente importante; impariamo a conoscere questo importante accessorio.

Acquistare oggi un mulinello per la pesca in bolognese è una cosa abbastanza semplice vista la varietà e la moltitudine di modelli che si trovano in commercio. Tipo, dimensione e prezzi però mettono in seria difficoltà il pescatore che spesso si trova spaesato e anche fuori luogo. Il negoziante di fiducia è sicuramente il primo orientamento a cui dovremo dare ascolto dettando le nostre necessità. Purtroppo però, non sempre il negoziante conosce le nostre esigenze e quindi è bene entrare in negozio con le idee già chiare su ciò che vogliamo.

 

 

Le dimensioni

Parlando di bolognese, un primo punto fondamentale è di scegliere un mulinello che bene si abbini alla canna, che la possa bilanciale perfettamente, quindi spesso un attrezzo piccolissimo è sbagliato, come d’altronde uno di grosse dimensioni. Partiamo dal fatto che la dimensione dei mulinelli è contraddistinta da una numerazione che solitamente parte da 1000 per arrivare a 10.000. I mulinelli da bolognese rientrano nel range da 1000 a 5000 a seconda dei modelli e dal puro aspetto soggettivo. Ho visto spesso pescare con bolognesi di 7 metri montate con mulinello 1000 ed altre con 5000. Personalmente preferisco avere sempre un mulinello di dimensioni medie quindi da 3000 o 4000.

Il materiale

Nel corso degli anni si sono avuti sviluppi notevoli nel campo di materiali e “l’alleggerimento” del nostro mulinello è sempre in fase di studio. Dall’alluminio si è passati al Magnesium che riduce il peso rispetto all’alluminio di un 10%. CI4 è un materiale esclusivo creato dalla fusione di carbonio e poliammide, è resistente come il metallo e con peso nettamente inferiore. CI4+ versione avanzata del CI4, con una rigidità superiore 2,5 volte del CI4.

Rapporto di Recupero

Questa caratteristica la considero un punto di base nella scelta. Il rapporto di recupero è dato dai giri del rotore rispetto a quello della manovella. Il simbolo che solitamente viene riportato nelle indicazioni dell’attrezzo è indicato con un numero ad esempio 1:5,1 ovvero per un giro di manovella il rotore gira attorno alla bobina per 5,1 volte. Un mulinello con un rapporto di recupero, offre una maggiore trazione al contrario un rapporto veloce è meno potente, ma ci permette recuperi veloci.

Frizione

Un altro punto chiave per un mulinello. Questa serve per dare filo ad una preda che lo richieda e quindi permette di lavorare il pesce. Tutte le ditte del settore propongono mulinelli con frizione situate sotto l’attrezzo o sopra la bobina a seconda dei modelli. Il sistema suddetto è molto soggettivo ed il pescatore sceglie la posizione del pomello della frizione in base alle sue esigenze.  La frizione è composta da una serie di dischi o in metallo, in teflon o in carbonio. che mediante la loro compressione si rilascia o trattiene la rotazione della bobina nel senso inverso di recupero. Girando il pomello della frizione si comprimono o rilasciano detti dischi.

Antirotorno

È quella levetta che solitamente si trova alla base del rotore o nella parte terminale del mulinello. Mediante il suo spostamento si libera il rotore nel senso contrario permettendo quindi di girare la manovella in senso antiorario e quindi cedere lenza alla preda. L’antirotorno è una alternativa all’impiego della frizione; più difficile da gestire ma dalla sua parte un migliore controllo delle fughe del pesce.

 

Ingranaggeria e cuscinetti

Due punti chiave dei mulinelli, e da qui possiamo certamente focalizzare i pregi di un mulinello rispetto ad altri. Gli ingranaggi sono solitamente in alluminio, la maggior parte dei quali forgiati a caldo. Altri invece, i più moderni e sicuri, sono forgiati a freddo con maggiore durata nel tempo. In alcuni mulinelli ad esempio è presente l’ingranaggio Hypergear studiato per trasmettere più potenza dalla manovella al rotore. Progettato seguendo tolleranza precise, richiede meno sforzo, ma dona maggiore capacità di recupero, riducendo il consumo degli ingranaggi. Parlando di cuscinetti invece non c’è che da sbizzarrirci. Il numero di cuscinetto in un mulinello moderno supero anche i 10. Posizionati un po’ ovunque aiutano il perfetto funzionamento dell’attrezzo. Molta importanza nei cuscinetti dei mulinelli da usare in mare è la schermatura, che evita l’accesso alle impurità, riducendo l’usura e migliorando l’efficienza con prestazioni fluide. Alcune ditte del settore montano sui mulinelli da mare, cuscinetti specifici contro sabbia, sale e/o polvere.

Imbobinamento

Un fattore molto importante da valutare in un mulinello che spesso è di poco interesse da parte del pescatore. Un corretto imbobinamento è dato dall’oscillazione della bobina e da diversi sistemi che ogni ditta utilizza nei propri prodotti. Ad esempio abbiamo 4 tipi di oscillazione della bobina:

  • One speed Oscillation – La bobina oscilla ad una velocità costante
  • Two speed Oscillation – La bobina oscilla a due diffetenti velocità
  • Slow Oscillation  – La bobina oscilla lentamente permettendo più orditi di filo per rotazione di rotore
  • Super slow Oscillation – La bobina si muove lentamente permettendo al monofilo di disporsi in maniera pressochè parallela sulla bobina.

Un filo bene imbobinato ci permette lanci maggiori e spesso evita paurose parrucche date da spire male caricate.

 

La bobina

Anche questa è di particolare importanza. A parte quella di scorta, ormai di serie su quasi tutti i mulinelli in commercio, che dà la possibilità di avere sempre due diametri di monofilo da intercambiare sul mulinello, la forma della bobina è spesso fondamentale. Esistono bobine coniche, alte e strette, basse e larghe, insomma per ogni gusto.

Il prezzo

Parlando di prezzi si entra sempre in qualcosa di delicato. Infatti per i mulinelli come per qualsiasi attrezzo primario o accessorio il prezzo varia a seconda di molti fattori. In primis il paese di costruzione. Come sappiamo la differenza tra Cina e Giappone a livello di prezzi è notevole, ma d’altronde anche il prodotto finito è del tutto diverso. Sta al pescatore valutare bene se acquistare un mulinello economico con vita breve o un mulinello di valore con vita duratura e spesso “per sempre”. Altra cosa da tenere bene presente è anche l’assistenza ed i pezzi di ricambio. Una assistenza continua e disponibile è senza dubbio importante come i pezzi di ricambio che purtroppo posso essere necessari.

 

Pulizia e piccole manutenzioni

Un mulinello utilizzato in mare deve essere, subito dopo l’utilizzo, sciacquato con acqua dolce e lasciato asciugare in una zona ventilata. Se poi l’attrezzo dovrà essere riposto o non utilizzato per molto tempo, dovremo lubrificare con olio meccanico o vasellina spry le seguenti parti:

  • il rullino scorrifilo
  • la manovella, sa alla base che all’altezza del pomello
  • tutte le parti dell’archetto maggiormente sollecitate

Bisogna porre attenzione a non versare mai olio all’interno della frizione perché i dischetti in teflon o materiale simile che la compongono possono impregnare lo stesso e non far funzionare correttamente il dispositivo. Per coloro poi che ripongono l’attrezzo nel periodo invernale, una manutenzione straordinaria, se necessario, dovrà essere effettuata con grassi appositi, nell’asse del mulinello nel rullino scorrifilo e nelle parti di maggiore sollecitazione. Evitare sempre se non costretti all’apertura del corpo macchina perché se non siete perfettamente a conoscenza del giusto rimontaggio potreste creare danni non facilmente riparabili.