Il tonno rosso

Ord. PERCIFORMI
Fam. Thunnidae
Gen. Thunnus

 

Scomber thynnus Linneo 1758 – Thynnus mediterraneus Risso 1826 – Thynnus vulgaris Cuvier 1831 Orcvnus thynnus Luetken 1880 – Orcynus secundo-dorsalis Storer 1873 – Orcynus schlegelii  Steindachner e Dôderlein 1885.

OSSERVAZIONI SUL GENERE

Il nome Thunnus proposto da South nel 1845 per questo genere, è quello oggi universalmente accettato, in quanto quello precedentemente suggerito da Cuvier nel 1817 (Thynnus) risultò già adottato da Fabricius nel 1775 per un genere di imenotteri. Questo genere, denominazione a parte, è stato oggetto di numerosissimi studi e di infinite discussioni, anche in relazione alla sua posizione sistematica. Nella classifica che dà il nome alla famiglia Thunnidae, sottordine Scombroidei del grande ordine dei Perciformi. Alcuni autori lo includono invece nella famiglia Scombridae, mentre altri in base aconsiderazioni anatomiche, crearono addirittura un ordine a parte, quello dei Plecostei, esclusivamente per i tonni. Caratteristica anatomica peculiare di questi pesci, è infatti un eccezionale sviluppo del cuore e della circolazione sanguigna, che non trova riscontro in altre specie, tanto che i tonni presentano una spiccata stenotermia. In altre parole, la grande quantità di sangue e la loro intensa attività circolatoria, determinano una temperatura corporale interna più elevata di quella dell’ambiente dove vivono. Si tratta comunque di un genere molto noto e diffuso in tutti i mari caldi e temperati del globo. Era conosciuto da Aristotele, Oppiano, Ovidio, Plinio e Strabone e, in quell’epoca era considerato caratteristico del Mediterraneo. Non sono molte le specie appartenenti a questo genere, in tutto il mondo, anche considerando quelle considerate da alcuni come pertinenti ai generi Parathunnus, Neothunnus, Allothunnus, Germo e Kishinoella. Nel Mediterraneo ne esistono due soltanto, il Tonno per antonomasia, detto anche tonno rosso, che è quello descritto e quello che raggiunge le maggiori dimensioni tra tutti i suoi congeneri e l’Alalonga, o tonno bianco, che è invece uno dei più piccoli se non il più piccolo in senso assoluto. In riassunto la famiglia Thunnidae conta in Mediterraneo cinque specie divise in tre generi. Due tonni: Thunnus thynnus e T. alalonga; due tonnetti: Euthynnus alletteratus ed E. pelamys e infine l’Auxis thazard chiamato tombarello o biso

 

 MORFOLOGIA DELLA SPECIE

Corpo fusiforme, più allungato nei giovani e più panciuto negli adulti, con peduncolo codale molto stretto e carenato lateralmente. La pelle, robustissima, è formata di sei strati di tessuto connettivo con le fibre orientate alternativamente in due direzioni, una perpendicolare all’altra, come si usa nelle tele delle carcasse dei copertoni d’automobile. Negli scomberomoridi gli strati sono quattro e negli scombridi due. E’ tutta ricoperta di scaglie lisce e poco appariscenti, molto piccole nella parte posteriore del corpo e più grandi e spesse in quella anteriore, nella regione cosidetta del corsaletto: Mancano sugli opercoli. Le pinne, robuste e rigide sono anch’esse create per il nuoto veloce. La prima dorsale si abbatte indietro e sparisce completamente in un apposito solco del dorso, mentre le pettorali e le ventrali si alloggiano in speciali fossette sagomate appiattendosi completamente in modo da non offrire nessuna resistenza all’avanzamento. La codale ampia e lunata è un potente organo di propulsione. La bocca non è molto grande, è terminale, non protrattile e fornita di una sola fila di denti piccoli, conici e appuntiti e leggermente ricurvi su ogni mascella. Altri ne esistono sul vomere e sui palatini.

COLORAZIONE

Azzurro scuro acciaio sul dorso e bianco argento con riflessi iridati sui fianchi e sul ventre. Nei giovani si notano delle striature verticali che scompaiono con la crescita e che negli adulti restano soltanto nella parte ventrale sotto forma di macchie che sparisconorapidamente dopo la morte. Pinne brune o grigio giallastre. Pinnule giallo cromo.

COSTUMI

Migratore e gregario vive nei mari caldi e temperati e solo gli adulti resistono nelle acque più fredde dei mari del Nord, attirati dalla maggiore abbondanza di nutrimento formato soprattutto dagli immensi banchi di aringhe.

NUTRIZIONE

Voracissimo durante il periodo intergenetico, durante il quale si nutre di ogni sorta di pesci, molluschi e crostacei, cessa di nutrirsi al momento della riproduzione.

RIPRODUZIONE

Nei nostri mari avviene nei mesi di maggio e giugno.

PESCA

Parlando di pesca sportiva il tonno rosso viene catturato con la tecnica del drifting. Il periodo di prelievo consentito è fissato tassativamente dal 16 giugno al 14 ottobre (compresi), salvo provvedimenti di interruzione della pesca del TONNO ROSSO che saranno comunicati dalle autorità vigenti. Per poter effettuare la pesca del tonno rosso è necessario che l’imbarcazione dove viene effettuata la pesca, sia munita di un’autorizzazione, gratuita e di validità triennale, rilasciata dalla CAPITANERIA DI PORTO. Detta “licenza” è conferita all’imbarcazione ed è valida per tutti i pescatori a bordo anche in assenza del proprietario del natante. La taglia minima è di 30 chilogrammi o 115 centimetri. Il pesce non può essere sbarcato eviscerato. Nel periodo dove non è previsto il prelievo, o in caso di chiusura per raggiunta quota di legge, è possibile praticare ugualmente la pesca del tonno rosso rilasciando la preda catturata “ CATH & RELAISE” DM 19/6/2012.

DIMENSIONI

E’ uno dei più grossi teleostei viventi. Può oltrepassare i 500 chilogrammi di peso.

DISTRIBUZ. GEOGRAFICA

Cosmopolita. In Atlantico, dalla Nuova Scozia alla Guiana inglese e dall‘Islanda al Sud-Africa. In tutto il Mediterraneo e nel Mar Nero. Comune su tutte le nostre coste.

Record IGFA

Il record Mondiale IGFA  “all Tackle” del Tonno rosso è detenuto da Ken Fraser. Il tonno da lui catturato a Aulds Cove nova Scotia, Canada, il 26 ottobre 1979 pesava Chilogrammi 678.58