Bolentino di profondità
Che cosa è il bolentino di profondità
Negli ultimi anni la pesca in profondità (bolentino) ha assunto basi tecniche concrete, tanto che moltissimi pescatori sportivi si stanno avvicinando a questa tecnica sempre con maggiore interesse. Il diffondersi della pesca di profondità è dovuto sicuramente in parte ai carnieri sempre più poveri realizzabili nel sotto costa e quindi per provare nuove emozioni e tentare la cattura di prede sempre più particolari, moltissime imbarcazioni si sono attrezzate per poter pescare sempre più a fondo.
Anche le ditte produttrici di materiale da pesca si sono dedicate allo sviluppo tecnologico in questo senso e stanno provvedendo ad introdurre sul mercato attrezzi sempre più competitivi.
Partendo dal principio si può dire che questa tecnica di pesca viene suddivisa in tre parti
quella effettuata su fondali compresi tra –100 ed i –200 metri;
quella effettuatala quote da –200 ad oltre –1000 metri
quella effettuata con attrezzi diversi dai classici bolentini.
Alla prima categoria appartengono quei pescatori che operano con canne e mulinelli classici ovvero non elettrici. Infatti, fino a quote relativamente basse si può pesca, anche se con qualche difficoltà con tale attrezzatura.
Nella seconda categoria invece rientrano quei pescatori che per ovvie ragioni dettate dalla profondità, devono per forza di cose munirsi di attrezzatura elettrica. Le grandi prede nascoste nel profondo blu rappresentano sempre un’incognita quando sbucano all’improvviso dal buio con il loro tipico argenteo baluginare, e solo la fantasia del pescatore riesce ad arrivare fino a dove il piombo di oltre 1 chilogrammo arriva.
Nella terza ed ultima categoria rientrano invece i pescatori che alternano al classico bolentino, tecniche diverse che comunque vengono sempre praticate a quote abissali. Tra di queste rientra quella del palamito classica anche di altri fondali, e soprattutto rientra quella dei filaccione, tecnica di pesca appositamente nata per pescare alle altissime profondità.
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