Charter di pesca costi & costi
L’altra faccia del Charter di pesca
Si è sempre parlato del costo di un charter di pesca visto dalla parte del cliente o del gruppetto che prende la barca di un esperto e si reca a pesca. Questa volta vediamo invece l’altra faccia del charter ovvero i costi reali che uno che fa charter sostiene.
Il boom dei charter di pesca è senza dubbio una cosa da non sottovalutare. Quando Paolo Sala inizio nel lontano 1989 a Porto Ottiolu in Sardegna seguito a ruota dal sottoscritto nel 1990 a Piombino la filosofia del charter di pesca era famosa solo negli Oceani, e in quel degli U.S.A. dove il charter di pesca ha messo le sue primi radici Mondiali.
Oggi tutti fanno charter di pesca, impiegando mezzi più o meno grandi (volevo scrivere idonei, ma forse l’aggettivo non è dei più azzeccati), a partire al gommone fino alla grande barca stile U.S.A.. Questa diversità di imbarcazioni fa lievitare i prezzi, e non poco, che per chi va a pescare possono variare dai 200 euro per oltrepassare anche i 1000 euro al giorno. Prezzi che devono far riflettere chi si appresta ad effettuare un charter e capire effettivamente a cosa si va incontro.
Diverse sono le considerazioni da fare per uno che si appresta a fare un charter di pesca:
- Il personaggio che gestisce la barca
- Il tipo di barca impiegato
- Il servizio che viene dato a bordo
- Le attrezzature disponibili
- Gli eventuali pasti/bevande comprese
- Cosa comprende effettivamente il prezzo pagato
- La destinazione del pescato.
E’ fin spesso troppo facile farsi abbindolare da molteplici discorsi per poi scoprire che la realtà è molto diversa da quella che ci aspettavamo. L’importante è fare chiarezza e chiedere quella trasparenza che solo la professionalità può dare.
Quando un pescatore decide di affidarsi ad un centro di pesca dovrebbe anche capire che il servizio dato spendendo 50 euro (a persona) o magari spendendone 300 (a persona) non può essere lo stesso. Vi siete mai chiesti quanto costa annualmente il mantenimento di una barca per coloro che fanno i charter di pesca? Il discorso è molto importante per capire effettivamente le differenze di prezzo che si trovano in giro nel nostro paese.
Prendendo in considerazione due mezzi classici come esempio: una barca walkaround di 7,50 con un fuoribordo ed ausiliario e una imbarcazione di 10 metri cabinata con 2 entrobordo diesel si iniziano a capire come ammortizzare certe spese diventi molto difficile. Una imbarcazione di 10 metri cabinata con due motori entrobordo diesel, considerando posto barca in affitto, rimesaggio/carena alaggio varo ecc., Antivegetativa Costi di manutenzione, Consumi carburante, Assicurazioni, Attrezzature di pesca a bordo, Esche ecc., Pulizia della barca, Imprevisti. e via dicendo è un serio impegno economico. E sono costi che incidono necessariamente sia sul budget di chi si appresta a fare un’uscita di pesca, sia su quello di chi quell’uscita deve renderla il
più proficua possibile.
Tutti possono fare charter?
Dal punto di vista del cliente
I vari centri di pesca offrono diverse soluzioni di pesca e non solo, spesso abbinate a relax con snorkeling e mini escursioni varie. Chi si appresta a fare un’uscita di pesca non deve essere un provetto pescatore, ma deve sapere esattamente che cosa vuole fare sia come tecnica che come divertirsi in barca. Chi vuole provare l’ebrezza di un pesce grosso, come il tonno, la ricciola o il dentice, deve sapere che non sempre questi pesci, legati a tecniche di pesca proprie, danno il risultato voluto. Infatti è sicuramente più facile andare in bianco che catturare il pescione. E’ bene quindi che uno si lasci “guidare” da chi fa l’uscita che saprà indicargli la tecnica più redditizia in base alle capacità del pescatore e del periodo scelto. Il personaggio che gestisce un centro di pesca ha molta importanza, come l’esperienza in pesca, la conoscenza dei posti e la logistica. Da questo punto di vista il cliente deve valutare bene tutto ciò che il centro offre prima di fare una scelta definitiva.
Dal punto di vista del Centro di pesca
Oggi tutti fanno ed organizzano uscite di pesca. Certo che per farlo non serve nessun attestato o mezzo particolare. Chi esce con il gommone, chi con il walkaround, chi con il gozzo e chi con barche più o meno grandi. Chi ha ditta con partita Iva iscrizione camera di commercio, chi invece fa associazioni e sotterfugi vari e chi fa noleggio occasionale con l’ art. 59 ter del D.L. n. 1 del 2012.
E poi narturalmente c’è chi lo fa…… così
Rapporto con gli ospiti
La professionalità di un personaggio e la sua capacità di un ottimo rapporto con gli ospiti è la base per la buona riuscita dell’uscita. Bisogna sapere anche che, chi paga, in questo caso non ha il potere decisionale. Il dove, come e quando spettano sempre al “capitano” (se così vogliamo chiamarlo). Quindi il cliente deve affidarsi in toto a quello che lui dice, sia sulle indicazioni delle varie tecniche di pesca da fare sia per le condizioni meteo. Il cliente deve fidarsi del capitano, ma attenti alle fregature.
Come allestire la barca, fare charter e che servizi offrire
Chi si appresta a fare charter deve sapere che il cliente, nella maggior parte dei casi non ha l’attrezzatura e tantomeno quella necessaria per determinati spot e/o tecniche di pesca. Quindi il centro deve provvedere a dare tutto quanto necessario (se non altro quello legato alla tecnica di pesca da fare). Inutile sottolineare che anche l’attrezzatura elettronica deve esser di primordine e spesso “doppia” per non restare in panne in caso di malfunzionamento dell’accessorio principale. Molta importanza viene data anche ai vari servizi che vengono offerti dal centro e non propriamente legati alla pesca:
- Bevande e snack a bordo
- Eventuale pranzo a bordo
- Eventuale pernottamento a bordo o in hotel o appartamenti la sera prima dell’uscita
- Lo spazio per gli accompagnatori non pescatori
A chi resta il pescato?
Questa è una bella domanda. Ogni charter ha delle proprie regole. C’è chi, nella situazione più logica, da tutto il pescato ai clienti, chi divide in percentuale il pescato tra barca e clienti, chi decide di dare ai clienti i pesci più piccoli (o più grandi) e chi ai clienti non da un bel niente, solo la soddisfazione di avere catturato il pesce. La questione del pescato è bene sempre chiarirla al momento della prenotazione.
Costi giustificati?
Il costo di un charter di pesca come abbiamo visto può variare dai 50 euro fino a oltre 300 euro a persona, e la lievitazione o oscillazione di dette quote è data da molti fattori. In primis sicuramente il mezzo utilizzato. Non possiamo certamente paragonare i costi di gestione di un cabinato di 10/12 metri con quelli di un gozzo o un gommone. Lo stesso vale per la qualità dei servizi che vengono dati, le attrezzature le esche, il mangiare le bevande ecc.
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