Gli ami da pesca al microscopio

La maggior parte dei pescatori usa gli ami da pesca giusti per il pesce che intende catturare, questo grazie all’esperienza ormai dettata da molti anni trascorsi in mare, per coloro che invece vanno a pesca non assiduamente o per i neofiti, la scelta di un amo non deve essere una cosa buttata lì per caso.

Per prima cosa cerchiamo di conoscere questo nostro indispensabile accessorio e tutte le parti che lo compongono.

 L’amo da pesca è composto da diverse parti:

  • Punto di legatura
  • Gambo
  • Curvatura
  • Profilo
  • Ardiglione
  • Punta

Punto di legatura

Il punto di legatura può essere a paletta o a occhiello. A seconda del tipo di attacco cambia naturalmente il nodo. L’amo a paletta è quello che trova maggiore consenso nelle misure più piccole, mentre quando si parla di misure che spesso supero il 2 quello con l’occhiello la fa sicuramente da padrone. La scelta è anche in funzione del tipo di lenza che usiamo per legare il nostro accessorio. Con monofili di diametro superiore allo 0,60 millimetri legare un amo a paletta diventa molto difficile.

I diversi punti di legatura di un amo tra cui il classico occhiello e la paletta

I diversi punti di legatura di un amo tra cui il classico occhiello e la paletta

 

Il gambo dell’amo

Il gambo dell’amo è quello che parte dal punto di legatura ed arriva fino alla curvatura. Gli ami da mare sono solitamente suddivisi in ami dal gambo lungo, normale e gambo corto. I primi sono molto utilizzati specialmente quando si tratta di catturare pesci con possente dentatura, (che spesso ingoiando l’amo possono ledere il monofilo) ed utilizzare esche come vermi o similari che comunque tendono a coprire correttamente tutta questa parte. Al contrario quelli a gambo medio e corto sono impiegati per esche di poco volume, come la polpa del gambero, della sarda o il fiocco del pane.

 

Abbiamo molta scelta quando si parla di gambo di un amo soprattutto nella sua lunghezza, ma non solo

Abbiamo molta scelta quando si parla di gambo di un amo soprattutto nella sua lunghezza, ma non solo

La curvatura dell’amo

La curvatura di un amo ha forme diverse solitamente la semi angolata detta anche Crystal è quella più usata.  Il profilo dell’amo può essere diritto o torto  Alcuni tipi di ami hanno la curvatura detta “storta” ovvero una piegatura verso l’interno o  l’esterno.

Due punti fondamentali nella struttura di un amo da pesca

Due punti fondamentali nella struttura di un amo da pesca

 

L’ardiglione dell’amo

L’ardiglione quella parte dell’amo che non permette al pesce di slamarsi in fase di combattimento. Solitamente è posta all’interno della curvatura appena sotto la punta. Alcuni ami da gara sono privi di ardiglione in modo da velocizzare le operazioni di slamatura.

 

La punta dell’amo

La punta di un amo infine  quella che permette un’ottima penetrazione nella bocca del pesce. Quasi tutti gli ami moderni hanno la punta affilata chimicamente in modo da resistere nel tempo.

I sistemi di affilatura della punta dell'amo ha importanza assoluta

I sistemi di affilatura della punta dell’amo ha importanza assoluta

 

Sempre analizzando i vari ami che troviamo in commercio dobbimao per forza di cose mettere in evidenza:

  • il colore
  • il filo
  • la dimensione
  • il materiale di costruzione

 

Il colore dell’amo

Il colore dell’amo viene dato dal rivestimento “Coatings” a cui l’amo viene sottoposto in fase di finitura. In base a questo rivestimento, che naturalmente ne esalta le doti di resistenza e corrosione,  possiamo avere ami nichelati, bronzati, ma  anche ami dorati, rossi , blu e black nichel. Solitamente il colore di un amoper un pescatore può variare per l’esca impiegata. Per esempio gli ami rossi sono nati per la pesca in acque interne con il var de vase, il bronzato, il black nichel e quello blu solitamente con esche come vermi, i dorati con il mais (acque interne) ed il nichelato infine è definito un colore universale, valido con il bigattino, il pane, la polpa della sarda del gambero ecc.

 

La colorazione ad un amo da psca viene data dal Coatings ovvero il rivestimento che da all'amo anche forza e resistenza alla corrosione

La colorazione ad un amo da pesca viene data dal Coatings ovvero il rivestimento che da all’amo anche forza e resistenza alla corrosione

 

 

Il filo dell’amo

Il filo dell’amo è la spessore dello stesso. Solitamente l’amo sottile serve per esche leggere e pesci con dentature poco possenti. Al contrario gli ami con filo grosso sono più indicati per grandi prede. Gli ami a filo sottile sono adatti soprattutto per la pesca con l galleggiante in modo da offrire al pesce un’esca in caduta del tutto naturale.

Il filo dell'amo è lo spessore dell'amo stesso

Il filo dell’amo è lo spessore dell’amo stesso

La dimensione dell’amo

La dimensione e numerazione dell’amo, ne fa variare naturalmente la grandezza. Quasi tutti gli ami in commercio hanno una numerazione che parte da un numero barrato (ad esempio 4/0) che rappresenta il più grosso fino al 24 ed oltre che rappresenta il più piccolo. Solo nel caso di ami da palamito la numerazione è in senso inverso.

Il materiale di costruzione dell’amo

Il materiale di base di costruzione di un amo è il ferro, i vari tipi di acciaio fino a quello inox.