Gli snodi e le perline nel bolentino

Gli snodi e le perline nel bolentino e nella pesca dalla barca in generale, rappresentano sicuramente  dei mini accessori divenuti con il passare del tempo sempre più indispensabili per la costruzione dei terminali a queste si abbinano poi i vari snodi divenuti oggi di normale impiego. Se fino a qualche anno fa, quasi tutti i tipi di terminali venivano confezionati legando i braccioli direttamente sulla lenza madre, oggi questo metodo è da definirsi obsoleto e questa giunzione primaria viene effettuata sempre con micro accessori tra i quali snodi e perline.

Gli snodi

Quando si parla di snodi siamo soliti indicare quell’accessorio al quale è fissato il terminale e viene posto sulla madre lenza; con lo scopo principale di scaricare le torsioni che il bracciolo prende sia in discesa che in risalita dal fondo. Lo snodo naturalmente ha diverse origini e quindi può essere rappresentato da una  comune girella a barilotto da vari distanziatori, ma soprattutto da attrezzi che in realtà sono perline vere e proprie. Gli snodi in questione ed i più conosciuti sono le perline a 4 fori sia in asse che fuori asse.

La differenza essenziale tra i due tipi di perline consiste appunto nella intersecazione dei fili (madre/bracciolo) una volta montate. In fase di pesca queste due perline sono praticamente identiche in quanto dopo numerose prove effettuate anche in quelle dove i fili sono a contatto, la rotazione è perfetta. Queste sono commercializzati in diverse misure con la più piccola attualmente disponibile nel diametro esterno da 1,6 millimetri per arrivare oltre la 4 millimetri attraverso varie misure intermedie. La perlina viene chiamata a 4 fori proprio perché due sono riservati alla madre e due al bracciolo.

 

Girelle & Co.

La girella possiamo definirla il primo snodo impiegato nella costruzione dei finali da bolentino. Si parla della classica girella a barilotto sistemata tra le due perline da battuta.  A dir vero la prima impiegata credo sia stata la girella a tre vie, legata sull’occhiello alto e basso con la madre e in quello laterale con il bracciolo. A seguito poi sono venute le copper slevel con girella, le girelle triple e quadruple ed i trenini. Il vantaggio della girella è quella di una garanzia di robustezza ed una buona resa in fase di scarico delle torsioni di lenza.

 

I fermi per gli snodi: Le perline

Se lo snodo è l’anima del terminale, questo non potrebbe essere montato se non si usano i relativi fermi, rappresentati in questo caso da ulteriori perline, molto più piccole naturalmente e soprattutto con funzione diversa.  Di perline in commercio ne esistono diversi tipi, dalle più piccole micro, e quando si parla di micro, si intende quelle veramente piccole (dove passa bene un monofilo dello 0,12  millimetri) fino a quelle più grosse senza limite di dimensione del loro foro interno. Il materiale di costruzione di tali piccole sfere può essere la plastica o il vetro, in varie colorazioni dal trasparente al fluorescente per quelle in plastica a quelle trasparenti e in svariatissimi colori per quelle in vetro. Due patrie ben distinte fanno variare la provenienza delle perline. Quelle in plastica a parte quelle di provenienza dai paesi orientali, parlano sicuramente italiano e il maggiore produttore è senza dubbio la ditta Stonfo di Stoppioni Ivo e figli. La ditta Stonfo, ha, negli ultimi anni, con l’aiuto degli agonisti soprattutto del settore mare, creato una vasta gamma di accessori adatti a molteplici tipi di pesca sia dalla barca che dalla riva. Contrariamente quelle di vetro provengono da Murano. Le prime sono commercializzate in tutti i negozi di pesca, mentre le seconde possono essere trovate anche nelle comuni mercerie di tutta la nostra penisola. Il principale impiego delle perline è quello di bloccare lo snodo. Se questo è fermato soltanto tra due nodi (anche a più giri) sulla lenza madre, rischieremo che lo stesso vada a bloccarsi proprio su uno dei due nodi fatti (consideriamo che il foro dove passa la lenza madre è solitamente di diametro maggiore di quello del bracciolo). Per questo motivo siamo soliti mettere a lato dello snodo a battere sui nodi della madre due perline che di diametro interno ed esterno tale che non passino sul nodo della madre e da foro dello snodo.

 

Il sistema sopra detto dei nodi, per molti pescatori risulta obsoleto anzi, a prove fatte, si è più volte dimostrato che un semplice nodo anche a più giri su una lenza madre, crea un punto di rottura che viene evitato se i vari nodi, congiunzioni ed asole vengono effettuate con l’apposita colla di cui abbiamo parlato nell’articolo “Il terminale questo sconosciuto”

 

Un po’ di storia: i primi snodi nati:  pallottole LAZ.

Giorgio Lazzini nativo di Massa Carrara è stato il primo (oltre 20 anni fa) ad inventare e produrre delle perline sia fisse che intercambiabili per la costruzione dei terminali. La produzione comprendeva le 4 fori fisse (tipo quelle di Stonfo, ma di finitura più grossolana) in diverse misure ed la serie intercambiabile, a forma di pallottola ancora oggi disponibile sul mercato. Quest’ultimo tipo sicuramente la serie più azzeccata sia nella misura micro e media per la pesca a bolentino classico si di superficie che di fondo su fondali medio bassi, che nella misura medio/grande e grande ottima per il bolentino di alta ed altissima profondità. Queste perline si presentano a prima vista con la forma di una pallottola, con un foro trasversale ed una tacca in senso longitudinale per l’applicazione sulla lenza madre.

La pallottola Lazzini permette di intercambiare il bracciolo in pochissimi secondi

La pallottola Lazzini permette di intercambiare il bracciolo in pochissimi secondi

 

Le ultime nate by Stonfo

Le Clip Bead sono delle perline per l’aggancio rapido dei finali alla lenza madre. Esse hanno un foro per il terminale e una traccia trasversale in cui, con una certa pressione, viene inserita la lenza madre. La loro speciale forma rende più semplice l’operazione di aggancio-sgancio. Prodotte in materiale resistentissimo trasparente.

  • Mis 1: Ø madre lenza min 0,16. Ø madre lenza max 0,25. Ø terminale max 0,20
  • Mis 2: Ø madre lenza min 0,20. Ø madre lenza max 0,40. Ø terminale max 0,35
  • Mis 3: Ø madre lenza min 0,35. Ø madre lenza max 0,45. Ø terminale max 0,40
  • Mis 4: Ø madre lenza min 0,40. Ø madre lenza max 0,55. Ø terminale max 0,50.
  • Mis 5: Ø madre lenza min 0,55. Ø madre lenza max 0,90. Ø terminale max 0,80
  • Mis 6: Ø madre lenza min 0,90. Ø madre lenza max 1,40. Ø terminale max 1,20.
Anche in questo caso l'intercambiabilità del bracciolo è velocissima

Anche in questo caso l’intercambiabilità del bracciolo è velocissima