Europeo di pesca oro e bronzo Italiano
All’Europeo di canna da riva la Grecia fa lo sgambetto, ma l’Italia non cade
Al 12° Campionato Europeo di pesca pesca con canna da riva Italia A conquista l’oro Italia B il Bronzo e Di Paola è oro individuale
Quando una vittoria è fatta dopo una serie di eventi negativi vale ancora di più. In fin dei conti è quanto successo a Creta in occasione del 12° Campionato Europeo di pesca con canna da riva. Infatti diversi avvenimenti del pre-gara da definire “poco sportivi” della squadra locale Greca si sono riversati contro tutti gli avversari non solo Italiani.
Prima di vedere questi singolari casi di antisportività, dobbiamo sottolineare che questo CampionatoEuropeo di canna da riva sta pian piano prendendo sempre più piede e quest’anno a Creta ben 6 le Nazioni partecipanti con 12 squadre in totale, 3 per la Grecia, 2 per l’Italia, 1 per Cipro, 1 per la Francia, 3 per la Spagna e 2 per il Portogallo. La gara è stata effettuata sull’antemurale del porto di Herahlion una lughissima e comoda diga dove si accedeva direttamente con il proprio mezzo per raggiungere la postazione di gara. Il molo, presentava un fondale variabile dai 14 metri fino a raggiungere gli oltre 25 nell aparte alta e leggermente inferiore nella parte più bassa. Le prede erano in prevalenza pesci Mediterranei come saraghi, sparli, aguglie, lecce stella, ma la gara veniva fatta su pesci locali come i Germanons, Scari e la sorpresa dell’ultimo momenti i Capolepre (pesce palla).
Perchè le scorrettezze dei locali
Quando si parla di gare che siano di pesca oppure no, e specialmente se si tratta di competizioni internazionali, è anche giusto che la Nazione che organizza si senta in dovere se non di vincere almeno di andare sul podio. Anche se le altre Nazioni non stanno a guardare il campo di gara ed il tipo di pesca scelto dagli organizzatori solitamente favorisce le squadre locali. Tutto ciò è dettato da una perfetta conoscenza del campo di gara in dettaglio sulle poste migliori o peggiori oppure direttamente sul tipo di pesce presente, magari da insidiare in maniera perfetta e spesso anche diversa da usi prettamente internazionali. Dobbiamo anche sottolineare che il regolamento dettato dalla FIPS-M (Federazione Internazionale della pesca Sportiva in mare) prevede una misura minima di tutte le specie a 13 centimetri (per gare effettuate in Mediterraneo) e 15 cenrimetri (per gare effettuata in Oceano). Tutte le prede sopra queste misure vengono pesate mentre a quelle di lunghezza inferiore a tale misura viene dato un punto a pesce. Consideramdo che si pesca con le nasse per il manetnimento del pesce in vivo e che tutti i pesci vengono rimessi in acqua dopo la gara le misure dei pesci sono un po’ un controsenso, soprattutto perchè, invece di effettuare una pesa unica e rimettere tutti i pesci in acqua, a fine gara deve essere effetuata una suddivisione manuale dei pesci e misurare quelli al limite della misura minima dettata da regolamento.
Sul campo di gara di Creta la pesca al pesce di misura portava a delle classifiche con punteggi molto bassi falsando le reali caratteristiche del campo di gara dove erano presente in maniera massiccia pesciolame di misure leggermente inferiore alla misura minima, ma che avrebbero fatto divertire maggiormente tutti i partecipanti.
I regolamenti sono fatti per essere anche modificati (con il consenso di tutti i capitani delle squadre partecipanti alla gara) e proprio per questo la Nazionale Portoghese aveva chiesto di poter pesare tutti i pesci catturati senza maneggiarli ripetutamente per la misurazione a fine a gara. La risposta delle squadre Greche è stata: – se facciamo tutto buono i due Team Italiani arrivano primo e secondo e quindi noi ci opponiamo. (prima scorrettezza)
Nella prima prova non ufficiale del campo di gara da parte dei due Team italiani, un piccolo incoveniente logistico con il furgone con l’attrezzattura, ha fatto arrivare le squadre italiane sulla diga con un piccolo ritardo. Al loro arrivo le tre squadre Greche erano sitemate nei primi due settori di terra ed a seguire gli altri Tea. Poco male; restava molto spazio sull apunta del molo e proprio qui è stata fatta la prima prova. Dovendo però cercare di capire la pesca su tutto il campo di gara, ci siamo ripromessi di fare una levataccia il giorno prima e disporsi nel aparte bassa del campo di gara. Così la mattina dopo arriviamo in diga ancora a buio e nostra sorpresa le tre squadre Greche erano già piazzate negli stessi picchetti del giorni prima nei primi due settori del campo di gara. (seconda scorrettezza) La cosa lì per lì non ci ha insospettito più di molto tanto che ci siamo piazzati al centro del campo constatanto una inferiore presenza di pesce tra la punta e appunto il centro, con una punta di rammarico per non avere provato la parte bassa del campo di gara. Se è vero che la presenza fissa dei Greci sul primo tratto del campo di gara non ci ha insospettito, qualche dubbio e domanda ce la siamo posta e qualche sospetto ci ronzava per la mente. A connfonderci ancora di più le idee, è stata, nella prova ufficiale del giorno dopo, la consegna di un piccolo secchio da parte dell’organizzazione dicendoci: -se doveste” per caso” catturare un pesce palla ricordate di metterlo nel secchio altrimenti morde la nassa e potrebbe romperla.- Ma la cosa è stata presa con leggerezza pensando che la cattura fosse una cosa casuale e comunque viste le dimensioni del secchio i pesci che pensavamo catture fortuite sarebbero state di piccole dimensioni. Nella prova ufficiale naturalmente i Greci non hanno pescato lamantandosi addirittura della poca presente del pesce su tutto il campo di gara. Una picola nota dolente è stata anche la presenza di alcuni concorrenti della Grecia presenti sul campo di gara tutti i poneriggi delle competizioni quando i picchetti e le postazioni di gara erano già state sorteggiate: A FARE CHE COSA? (terza scorrettezza). Ed eccoci alla prima prova valida quando tutti e tre i team della Grecia sistemati nei settori D ed E quelli più in terra, hanno pensato bene di mettere in atto il loro piano di pesca, tentando la cattura di un pesce che se non insidiato con la giusta attrezzatura (filo del terminale) non aveva senso insidiare ovvero i famosi pesci palla, ma non di piccole dimensioni ma bensì dai 3 chilogrammi in sù. Fortunatamente il loro piano poco sportivo non ha funzionato del tutto e pur avendo vinto i settori D ed E hanno bucato pesantemente negli altri settori con una somma totale di punti che poneva Grecia A al terzo posto dopo Italia A e Portogallo B staccati di una sola lunghezza. Ciliegina sulla torta l’ultima scorrettezza, quando tutti i team ( a parte i Greci) si sono riversati nei negozi di pesca del centro per cercare filo ed ami idonei alla cattura dei pesci palla, ovvero Dyneema da 80 libbre e Aberdeen del 5/0. Il risultato, introvabili con una voce che circolava fissa che i negozianti avessero appositamente fatto sparire il materiale utile alla pesca dei giganteschi pesci palla.
La cronaca dell’Europeo
Prova ufficiale
Una gara valida solo per testare il campo di gara e vedere effettivamente la distribuzione del pesce per tutto il campo di gara. e? questa una prova che viene spesso presa con superficialità soprattutto per non scoprire la pesca vincente. In questa manche vince nettamente Italia A, seguita da Francia A e Italia B.
Evidente il non pescare della Grecia A che si classifica ultima
Prima Prova
Al via la campetizione vera e propria che vede dei sorteggi non proprio favorevoli tutti e due i team Italiani, con psotazioni di pesca non proprio perfette nei singoli settori.
La pesca per vcirca due ore è stata senso unico ovvero ai germanons, una sorta di salpa senza squame alcuni pesci di fondo e le aguglie specialmente nel settore E dove Mungai di Italia A metteva tutti in riga. Ma la disfatta era ormai alle porte e duopo circa 2 ore e mezza di gara tutti i Graci escono ai pesci palla con catture continue e nel Settore E ANGELAKIS Manolis di Gracia A fa totalizzare ben oltre 13 chili con 4 pesci. Lo stesso succede nel settore D dove MAGOULIS Giannis sempre di Grecia A vicne con un pesce da 2.600 kg. ca. In questo settore Mungai con una rimonta grazie ad n pesce palla catturato con una lenza di fortuna e conclude al terzo posto. Negli altri settori bene gli altri di Italia A un po meno quelli di Italia B che concludono rispettivamente 2° e quarti di giornata. Vince la prova il Portogallo B ad una sola penalità da Italia A. Da evidenziare l’uni co primo di giornata di Teo Di Paola di ITalia B.
Seconda prova
Tutti ai ripari specialmente i concorrenti dei sotti terminali alla ricerca di filo ed ami per i pesci palla. Proprio nel settore terminale quello E i grossi pesci entrano subito e Marco Meloni di Italia A ne prende uno che sfiora i 5 chilogrammi, ma nello stesso settore Cipro B ne prende due e sia Spagna B di oltre 5 chilogrammi e Spagna C di peso identico. L’eperienza di Meloni però fa sì che con la pesca delle aguglie ed alcuni pesci di fondo riesca a mettere in nassa i punti che gli permettono di sorpassare entrambi gli spagnoli finendo con un ottimo seocondo. Nei restanti settori, Italia A fa registrare ottimi piazzamenti come i connazionali di Italia B ed ed testa a testa tra le due Nazionali. Nella classifica di giornata vonce Italia A su Italia B e terza Portogallo B. Con questi piazzamenti Italia A Vince il titolo Europeo, Italia B si piazza terza e grazie ad un altro primo di settore Teo di Paola di Italia B si laure campione Europeo individuale.
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