Bolentino invernale…. Pronti, Via!

Gennaio/Aprile tempo di bolentino invernale a pagelli, tanute e prai.

Come spesso ho ribadito tra le pagine degli articoli di pesca che leggete nel sito, i pesci hanno oggi stagionalità ben precise. Se quando iniziano a scaldare le acque il pesce azzurro arriva in grossi branchi, (solitamente da maggio in poi a parte inverni particolarmente rigidi), nel periodo che va da gennaio a tutto aprile, la pesca a bolentino invernale che viene indirizzata a pesci quali Pagelli, tanute e dentici prai è quella maggiormente praticata.

Bolentino alle Tanute e prai una tecnica entusiasmante

Bolentino invernale pescata fatta su una posta tra l’elba e capraia giornata caldissima di inizio aprile

Chi viene a pescare in questo periodo deve essere a conoscenza del fatto che i pesci non saranno mai di taglia considerevole, ma spesso il carniere è talmente vario che la quantità ed il pregio spesso supera il valore della dimensione.  Il bolentino, come tecnica di pesca, tecnica non regalerà mai la preda da sogno, ma a seconda delle specie catturate, spesso in grandi quantità, risulta il tipo di pesca più praticato. Il più praticato non significa il più facile da effettuare. Infatti, il bolentino, se può annoverare il record di essere tra le prime tecniche di pesca praticate dalla barca, non è una tecnica facile, molte sono le sfaccettature e l’evolversi della pesca, legata alle attrezzature moderne che ha fatto sia proprio questa la tecnica di pesca più conosciuta e praticata dalla barca.

In questo periodo ovvero nei mesi che vanno da Gennaio ad Aprile sarà possibile effettuare due uscite ben distinte tra loro. Esattamente identiche come tecnica di pesca in sè per sè, ma con durata diversa.

Nelle combinazioni di pesca invernali,  come quelle indicate di seguito, dobbiamo essere coscienti che siamo molto vincolati alle condizioni meteo . Purtroppo in inverno il tempo non è sempre dichiarato e le perturbazioni, se pur prevedibili dalle previsioni meteo sono frequenti e quindi non è detto che l’uscita possa essere annullata e/o rinviata anche più volte.

Combinazione n.1

Bolentino invernale USCITA DI MEZZA GIORNATA

Partenza alle 07.00 rientro alle ore 12.00

ca. 4 ore di pesca effettive. Alle ore 07.00 Partenza dal porto di MARINA DI SALIVOLI, in direzione delle poste di pesca situate nel canale di piombino o a largo dell‘Isola d’Elba. Si pescherà a scarroccio o ancorati a seconda del vento e dalla situazione dettata dai pesci al momento.  Pagelli e tanute le prede principali, non mancheranno comunque i classici pesci di fondo, qualche sarago fasciato e pesci pelagici come sgombri e sugarelli. Si incontrano spesso i pagelli bastardi (manfroni), menole bianche e se siamo fortunati una bella gallinella, uno scorfano o una grossa tracina drago non mancherà di far finire la giornata di pesca in bellezza. Un bel caffè a bordo, bibite è uno spuntino a base di schiacciata toscana faranno concludere la nostra sessione di pesca.

Bolebtino invernale USCITA DI INTERA GIORNATA

ca. 7/8 ore di pesca effettive. Alle 07.00 partenza dal porto di Marina di Salivoli in direzione delle poste situate  l’isola d’Elba e la Capraia o nei pressi dell’isola di Pianosa, mantenendosi per quest’ultima fuori dai limiti del parco Marino. Qui andremo alla ricerca degli scogli dove le tanute fanno il classico montone nei mesi invernali e non di rado sarà possibile incontrare i grossi maschi don la classica colorazione viola/bluastra che spesso superano il chilogrammo di peso. Poste quelle indicate sopra ottime per i pagelli, ma diversi anche i dentici prai mescolati alle tanute. cIn questa combinazione le poste di pesca sono a distanze rilevanti.

 

Nel periodo invernale purtroppo mi risulta impossibile effettuare abbinamenti con altri pescatori per cui coloro che vogliono provare in questo periodo devono venire già con un equipaggio formato da 4/5 amici.

 

CHIEDI IL PREVENTIVO PER LA TUA BATTUTA DI PESCA A

marcomeloni@marcomeloni.it

 

 

Di seguito un filmato girato con la mia barca per l’Azienda COLMIC in una posta fuori dell‘Isola d’Elba