Bambini in barca

Capita sempre più spesso che un bambino o un ragazzino, davanti alla scelta di un regalo per un’occasione più o meno importante chieda di fare una battuta di pesca.

Non meravigliati quindi genitori, se nella lettera per babbo Natale, oppure se per il regalo del suo compleanno o della promozione, vostro figlio/a vi chiede una canna da pesca oppure di andare a fare una battuta di pesca dalla barca. Secondo il mio punto di vista da genitore come sono e da Campione del Mondo di pesca dovremmo essere orgogliosi e capire che non esistono solo videgiochi, cellulari, pc oppure altri sport super-blasonati. La pesca sportiva oggi è la quinta Federazione del C.O.N.I. come numero di iscritti ed ogni anno annovera diversi campioni Mondiali

malago alla premiazione annuale FIPSAS

La pesca è una di quelle attività che consente di mantenere quel reale contatto con l’ambiente che, con l’avanzare della tecnologia, si va progressivamente perdendo. L’influenza dei mass-media può incidere drammaticamente sui vari soggetti tanto più in un organismo in evoluzione come quello del bambino. Proprio per questo, se teniamo a una sana evoluzione, occorre incentivare quei meccanismi che comportano un positivo rapporto con la natura nella ricerca di quell’armonia uomo-natura che si sta sempre più perdendo di vista. Una canna da pesca, un’esca appropriata, una cura per i calamenti, una bella giornata di sole in barca, risultano un impegno per migliorare le proprie capacità, un misurarsi con i risultati ottenuti, tutti elementi che possono degnamente sostituire giornate passate davanti a un computer o a un videogioco.

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Quando si parla di bambini nel settore pesca sportiva non si ha un range di età ben preciso e quindi possiamo definirci in un certo senso tutti bambini, sia chi ha poco più di 5 anni sia chi ha 80 anni, ma con lo spirito di un ragazzino. A parte ciò i bambini che solitamente prendono parte a battute di pesca dalla barca hanno un età che varia dai 5 ai 10 anni. Da età superiore ai 10 possiamo già considerarli junior, praticamente indipendenti se non alle prime volte davanti ad una canna da pesca.

Ogni bambino o junior che sia ha però delle esigenze particolari e proprio per questo vorrei fare un piccolo appunto su quando/come e perchè portare un bambino in barca:

  • Quando: Non esiste un età ben precisa per andare in barca, ma un bambino ha le proprie necessità. Partiamo dal fatto che già da 5 anni un bambino è capace di essere abbastanza indipendente. Nell’arco tra i 5 ed i 10 anni, però, un bambino ha bisogno di essere seguito costantemente. Proprio per questo consiglio sempre ai genitori di prendere la barca in uso esclusivo, in modo che il sottoscritto o nel caso specifico l’istruttore di pesca, possa seguire personalmente in ogni minimo dettaglio tutte le operazioni legate alla pesca. Ed anche per questo evito sempre di fare abbinamenti tra bambini ed adulti che non si conoscono per evitare di privilegiare l’uno a scapito dell’altro.
  • Come: Sempre parlando della fascia di età tra i 5 ed i 10 anni, a parte l’euforia della novità, l’adrenalina a 1000 e l’entusiamo della gita a pesca in barca, tutto ciò decade dopo poche ore e quindi una mezza giornata per un bambino è più che sufficiente. Bisogna anche sapere che un bambino è meno soggetto a soffrire il mal di mare che un adulto , ma è anche vero che premunirsi è meglio che  curare. Avere cura di portare creme solari con protezine alta, cappellino, e mai  togliersi la maglietta in peina estate, sotto il sole se non si è già perfettamente abbronzati.
  • Perchè: in questo caso sarebbe meglio specificare perchè sì e perchè no. Infatti, il perchè si portare un bambino in barca è abbastanza logico, specialmente se è un suo desiderio, ma anche perchè è un esperirnza che difficilmente si dimenticherà, naturalmente se gli piace il mare, la barca ed e la pesca in generale. Nella mia ttività ho assistito spesso (e purtroppo troppo spesso) a situazioni in cui il bambino non è il protagonista come dovrebbe essere. Il desiderio di venire in barca è più del padre che del bambino. Ciò si riscontra nell’età soprattutto tra 10 e 15 anni sino a 18. Infatti, questa fascia di età è quella in cui il ragazzo (e non più bambino) sa già se è un “appassionato” oppure i suoi indirizzi ricreativi e sportivi sono altri. Diverso è il discorso invece, se è tutta la famiglia che decide di venire a farsi una vacanza a pesca e/o relax e quindi ad essere trascinati in questa chiamiamola “avventura” sono anche il figlio/i. Perchè una giornata o un week end in barca possono essere presi come una vera avventura specialmente per coloro che non hanno mai provato questa magnifica esperienza. Il perchè no nasce anche dall’opposto di quanto detto proprio ora. Portare un bambino o un ragazzo controvoglia in barca non deve essere fatto. Il bambino ha bisogno dei suoi spazi (spesso ristretti anche in una grossa barca).