Il Grongo
Ordine: ANGUILLIFORMI
Famiglia: Congridae
Genere: Conger
Conger conger (Linneo) 1758 Muraena conger Linneo 1758 – Muraena nigra Risso Echelus macropterus Rafinesque 1810 – Conger verus Risso 1826 – Conger vulgaris Yarrel 1831 – Congrus vulgaris Yarrel1837 – Congrus rubescens Ranzani 1840 – Conger simulatus Facciolà 1913.
Osservazioni sul Genere
Il genere Conger fu stabilito da Oken nel 1817 latinizzando il termine francese « les congres » riportato da Cuvier nello stesso anno e dopo alcuni tentennamenti fu reso valido nel 1958 dalla Commissione internazionale per la nomenclatura zoologica. In un primo tempo infatti si era attribuita la validità al nome Leptocephalus stabilito da Gronovius nel 1763, che poi fu scartato, conservandolo però per le forme larvali e sostituito da Conger Cuvier 1817 e infine da Conger Oken 1817. Il genere non è particolarmente ricco di specie e secondo una recente revisione compiuta da Kanazawa (1958) ne annovera 14 in tutto il mondo, più due sottospecie. Nel Mediterraneo ne esiste una soltanto, quella descritta in questo articolo
Osservazioni sulla specie
E’ opinione ancora oggi diffusa tra i pescatori che esistano due specie di gronghi, uno bianco di fango e uno nero di roccia, che Risso (1810) distinse come Muraena conger e Muraena nigra e che in realtà sono livree diverse della stessa specie. Anche una forma apparentemente diversa, completamente nera e con muso breve e occhio molto grande, esaminata da Blache, risultò appartenere alla stessa specie (Bini 1970).
Morfologia della specie
Corpo cilindrico serpentiforme, compresso lateralmente nella parte codale e con testa depressa in senso dorso-ventrale. La pelle, completamente priva di squame è ricoperta di muco e provvista di pori sensoriali sulla testa, specialmente nello spazio interorbitale e lungo linea laterale che risulta pertanto abbastanza evidente. La bocca è ampia e il mascellare si estende fino all’altezza del centro dell’occhio che è ovale e abbastanza grande anche esso. In ambedue le mascelle esiste una fila esterna di denti compressi a margine tagliente il cui numero cresce con l’età e le dimensioni dell’esemplare, variando tra 25 e 62 nella mascella superiore e tra 24 e 58 in quella inferiore. Nei lati delle mascelle vi sono due file di denti e quella interna varia in lunghezza da un quarto, fino a tutta la lunghezza di quella esterna. Sul vomere esiste una placca dentaria triangolare con la base arrotondata che corrisponde alla forma dell’estremità del muso e si va restringendo rapidamente in punta allungandosi posteriormente sul palato. Ambedue le mascelle sono fornite di labbri carnosi e quella superiore, che è sensibilmente prominente, porta alla sua estremità superiore le narici anteriori tubuliformi. Le aperture nasali posteriori invece non sono tubuliformi e si aprono avanti il margine anteriore dell’orbita. Le aperture branchiali sono basse e la loro lunghezza è di poco superiore a quella dell’occhio. La pinna dorsale si origina all’altezza dell’estremità posteriore delle pettorali esi estende fino alla coda saldandosi con l’anale e formando così una falsa pinna codale. Le pettorali sono ben sviluppate e hanno da 17 a 20 raggi. Le ventrali non esistono, come del resto in tutte le specie dell’ordine Anguilliformi.
Colorazione del Grongo
Il colore del dorso varia tra il nero e il grigio ardesia più o meno chiaro, quello del ventre dal bianco al bianco sporco. I pori della linea laterale sono bianchi e le pinne impari bordate di nero.
Costumi del Grongo
Specie esclusivamente marina ha un ampio raggio di diffusione, poiché si trova a profondità variabili pochi metri di metri fino a oltre mille. E’ abbastanza comune nelle zone rocciose dove durante il giorno resta nascosto nei buchi e nelle cavità degli scogli, lasciando sporgere solo la testa, pronto ad aggredire eventuali disturbatori.
Riproduzione del Grongo
Avviene nei mesi estivi, probabilmente a grandi profondità. L’uovo fecondato non si conosce e sembra che sia batipelagico, intorno ai 3000 metri di profondità da cui risale man mano che procede lo sviluppo. Le semilarve non molto avanzate erano note col nome di Leptocephalus morrisi, mentre la larva e cioè il leptocefalo a completo sviluppo, con quello di Leptocephalus stenops. Esso presenta una lunghezza variabile tra 97 e 131 mm. , mentre le semilarve arrivano fino ai 150 mm. e da questo stadio cominciano ad accorciarsi fino al raggiungimento dell’abito definitivo dello stadio giovanile che è lungo intorno agli 80 mm. Da studi compiuti da Grassi sembra che la vita larvale e semilarvale del grongo duri da uno a due anni.
Nutrizione del Grongo
E’ carnivoro e voracissimo ed è anche molto aggressivo, lanciandosi senza esitazione a mordere tutto ciò che gli sembra appetibile.
Pesca del Grongo
Si cattura con diversi sistemi di pesca sportiva i più comuni sono i parangali, il bolentino e il light light drifting.
Acquari
Vive benissimo in acquario, anche per molti anni e le femmine arrivano fino al periodo di maturazione delle gonadi, che sono enormi, arrivano a pesare circa la metà dell’animale e contengono milioni di piccole uova. La deposizione però non avviene e le femmine così gravide muoiono a seguito di un processo di degenerazione di tutti i tessuti dell’organismo, scheletro compreso.
Dimensioni del Grongo
Arriva fino a due metri e mezzo di lunghezza totale e forse più e circa una settantina di chili in peso.
Distrib. Geografica
In Atlantico orientale dal fiord di Throndhjem in Norvegia, lungo le coste britanniche fino a Capo Blanco in Africa e alle Canarie. In tutto il Mediterraneo e nella metà occidentale del Mar Nero. Comune lungo tutte le nostre coste.
Misura minima di detenzione del Grongo
Centimetri 50
The conger is native to the eastern Atlantic; Norway and Iceland to Sénégal including the Mediterranean and western Black Sea. Occurrence in Western Pacific needs verification.
The conger is a large eel known to reach a length of 9 ft (2.4 m) and a weight of 143 lb (65 kg). It is easily distinguished from the moray eel by the presence of pectoral fins, which the moray lacks. It also has a longer snout, its upper jaw is slightly longer than its lower jaw, the head is narrower in appearance, and the dorsal fin does not extend quite as far forward as in the moray.
They inhabit relatively shallow waters in the vicinity of cover material such as rocks, reefs, pier pilings, and especially shipwrecks or other submerged objects suitable as hiding places. They are known to eat octopus, lobsters, crabs, and many types of reef fishes.
Fishing for conger is extremely popular in Britain. It’s great strength, sharp teeth, ability to swim backward, and propensity for remaining in or near cover make it a formidable foe. Because it remains in sheltered places, it is almost exclusively an anglers’ fish since it is highly unlikely to be taken in a net. They should be considered dangerous when boated or speared as their teeth are strong and sharp. They are considered excellent food fish (tks to I.G.F.A.)
Record IGFA
Il record Mondiale IGFA “all Tackle” del grongo è detenuto da Berry Head. Il grongo da lui catturato a South Devon, United Kingdom, pesava Chilogrammi 60,44