Il Pagello

Il Pagello
Ord. PERCIFORMI
Fam. Sparidae
Gen. Pagellus

 

Pagellus ervthrinus (Linneo) 1758. – Pagellus rostratus  Lowe 1841 – Pagellus canariensis Valenciennes 1836 – Pagellus bellotti Steindachner 1822

 

OSSERVAZIONI SULLA SPECIE

Questa è la specie meglio nota e più diffusa tra quelle del genere Pagellus nei nostri mari, che, come è stato già detto a proposito di P. centrodontus comprende, oltre alle specie citate, anche il P. acarne e il P.bogaraveo, da alcuni ritenute dubbie, nonché quella recentissimamente scoperta nelle acque algerine e per la quale è stato proposito il nome di P. coupei Dieuzeide.

MORFOLOGIA DELLA SPECIE

Corpo ovale, compresso lateralmente e abbastanza alto all’inserzione della dorsale, punto in cui discende obliquamente fino al termine del muso. La testa non è molto grande e il muso è appuntito e porta le aperture nasali molto vicine e di forma quasi circolare. Quel- la anteriore è circondata da un lobo cutaneo sporgente, che si eleva posteriormente in modo da formare un lembo che si erge tra le due aperture e che ripiegato in avanti arriva a coprire interamente il foro anteriore. Negli adulti la lunghezza preorbitaria e maggiore del diametro oculare. La bocca non è grande, la sua apertura arriva appena all’altezza del mar- gine anteriore dell’occhio. I denti sono del tipo caratteristico di tutti i pagelli e cioè piccoli e acuti e lievemente ricurvi in dentro quelli anteriori, che sono disposti in più file e che sono seguiti da alcune serie di denti molariformi. Nella mascella superiore la serie frontale esterna è composta da denti conici notevolmente più sviluppati di cui se ne contano cinque o sei per lato seguiti da altri quattro laterali semisferici più piccoli. La serie interna porta in fondo tre o quattro molariformi che sono i più grandi di tutta la bocca. Nella mandibola esiste una analoga disposizione con l’unica differenza che lo spazio frontale occupato dai denti conici disposti a carda è minore, corrispondendo a un terzo delle serie laterali. Tutto il corpo è coperto di squame, compreso opercolo e preopercolo, mentre lo spazio interorbitario ne è solo parzialmente rivestito poiché dalla regione nucale la squamatura si protende in avanti a forma di cuneo lasciando scoperte le zone sopraoculari. Queste squame formano posteriormente un lobo munito di dentini abbastanza sviluppati. La linea laterale segue il profilo dorsale partendo dal bordo superiore dell’opercolo per giungere al centro della base della codale. La pinna dorsale è unica, formata anteriormente da raggi spinosi, posteriormente da raggi molli. La parte spinosa il cui terzo raggio è il più lungo, abbattuta all’indietro si alloggia perfettamente in un solco del dorso. L’anale ha tre raggi spinosi dei quali il primo più corto e gli altri due della stessa grandezza. La codale è forcuta a lobi eguali e coperta di scaglie alla base. Le pettorali sono triangolari e lunghe e il loro apice arriva al primo terzo della base dell’anale.

COLORAZIONE

Rosa argentea sui fianchi e rosso più scuro sul dorso che diviene carminio vivo nel bordo superiore dell’opercolo. Le pinne sono rosee ad eccezione delle ventrali che sono quasi incolori e della codale che è piuttosto scura. Il ventre è argenteo con lievi riflessi rosati e madreperlacei. Nei piccoli si notano delle fasce trasversali di colore roseo più intenso molto visibili negli stadi post-larvali e giovanili. La cavità branchiale e della bocca sono nere.

COSTUMI

E’ una specie bentonica costiera che si trova sia sui fondi misti di scogli, sassi e detriti, sia su quelli fangoso-arenosi della platea continentale in profondità variabili fra 15 e 120 metri circa. I giovani si trovano abbondanti anche su fondi sabbiosi puliti intorno ai cento metri di profondità.

RIPRODUZIONE

Avviene nei mesi primaverili (aprile-maggio). Le uova sono pelagiche e galleggianti. Osservazioni compiute recentemente durante i mesi dell’autunno e dell’inverno hanno mostrato che gl’individui fino a tredici centimetri di lunghezza non sono determinabili sessualmente; da tredici a diciassette, circa il trenta per cento è formato da maschi, il cinquanta per cento da femmine ed il venti per cento da individui indeterminabili. Da diciotto in poi tutti appartenenti al sesso femminile. Fino a quattordici centimetri la crescita avviene rapidamente e dopo rallenta in modo notevole.

NUTRIZIONE

Carnivoro. Si nutre di piccoli animali bentonici.

ACQUARI

Solo pochi esemplari riescono ad acclimatarsi in acquario. Più facilmente quelli giovani intorno ai 4-5 cm. di taglia.

PESCA

Il pagello è una classica preda del bolentino di medio fondale. Si pesca su fondali sabbiosi o ricchi di detriti, ma anche alle base delle secche e nei pressi dei relitti.

DIMENSIONI

Può raggiungere anche i 60 cm. di lunghezza. In realtà tali individui sono estremamente rari. La lunghezza media della maggior parte degli esemplari varia tra i 15 e i 25 cm. La misura minima di detenzione ammessa dalla legge è di 15 centimetri.

DISTRIBUZ. GEOGRAFICA

In Atlantico orientale dalle coste Britanniche fino al golfo di Guinea. Raro nella Manica, nel mare del Nord e sulle coste Scandinave. Comune in tutto il Mediterraneo compreso il mar Nero. Abbondante su tutte le nostre coste.

Misura minima secondo le leggi Italiane

Centimetri 15

Record IGFA All-Tackle World Records

Line Class Weight Location Catch Date Angler
All-Tackle 3.24 kg (7 lb 2 oz) Dontie Gordo, Portugal 16-May-1996 Geoff Flores

 

Il pagello in cucina

Il pagello è un pesce con carni molto buone, bianche e da cucinare il molti modi. Di seguito un video sulla preparazione di un pagello: