I vermi nella traina

Che sia vivo o soltanto riprodotto con il silicone, sempre verme è, e nella traina costiera è senza alcun dubbio un’esca eccellente, sia quando vogliamo invogliare pesci pregiati, sia se dobbiamo procurarci l’esca da usare poi con i grandi predatori.

Uno degli aspetti più simpatici della traina è la possibilità di poterla praticare sotto costa: fattore che, se unito alla semplicità con la quale si svolge l’azione, ha permesso alla disciplina di diffondersi largamente fra i pescatori sportivi. Basta infatti poco per praticarla: una barchetta o un gommone accessoriati con un piccolo motore, un paio di lenze (volendo anche a mano), e un assortimento di esche varie, che vanno dalle semplici piumette ai minnows di ridotte dimensioni, alle imitazioni delle anguille in silicone, sino ad arrivare ai cucchiaini. Le esche da impiegare nella traina costiera sono piuttosto piccole, poiché destinate a pesci di taglia contenuta, e anche se di “bocconi” ne esistono tanti e tutti molto catturanti, da non molto tempo si è diffuso in modo consistente l’impiego dei vermi: ciò è probabilmente dovuto al fatto che si trovano con facilità, ma anche la loro resa, efficace in tutti i mari della nostra penisola, ha avuto il suo peso.

una selezione di forme e colori di vermi in silicone

una selezione di forme e colori di vermi in silicone

Già l’uso esclusivo di queste semplici esche ci può assicurare risultati incredibili, con dei risvolti tecnici molto interessanti e che con la pratica e l’esperienza garantiscono la possibilità di raggiungere livelli di resa assai elevati. Essendo la piccola traina una disciplina da poter praticare tutto l’anno, non esistono limiti alle opportunità che offre in termini di prede insidiabili: sta a noi, quindi, individuare una netta distinzione in base alle specie che, di volta in volta, potremo catturare, regolandoci di conseguenza per… offrire i giusto piatto di vermetti!

 

Pesci da vermi

In linea di massima ci troviamo quasi sempre di fronte a pesci dalla taglia decisamente ridotta, ed in conseguenza di questo si impone una tecnica di pesca decisamente leggera, basata su monofili nell’ordine dello 0,15/0,25 per i terminali e di poco superiori per le lenze madri. Il terminale viene collegato alla lenza madre, di diametro 0,20-0,25, con una micro-girella, da utilizzare sia con la lenza a mano sia con canne ad azione molto leggera, e fileremo in acqua dai 20 ai 60 metri di nylon: la velocità di traina deve essere compresa fra un minimo di 1,5 nodi fino ad un massimo di 3, da valutare in base alla dimensioni delle esche impiegate ed alle abitudini dei pesci che si intendono pescare. Le specie che maggiormente interessano i praticanti questa specialità sono i sugarelli, gli sgombri, le occhiate, le leccie stella, le aguglie e naturalmente le spigole, tutte di taglia che raramente raggiunge e supera il mezzo chilo di peso (ad esclusione della spigola): si tratta comunque di predatori, che non disdegnano di attaccare il verme vivo e le sue piccole imitazioni siliconiche.

 

I vermi della costiera

Nella traina costiera si alternano periodi di lunghe pause a periodi di attività frenetica: possiamo avere un’allamata dietro l’altra, per poi trovarci nuovamente fermi, all’improvviso. Ma è proprio in questi casi che si sbizzarrisce la fantasia del trainista, che crea così la sua personalissima azione impiegando alternativamente verme vivo e siliconico, o comunque proponendo esche allestite nei colori più diversi: è comunque opportuno tenere conto di alcuni consigli di base. Ad esempio, partiamo sempre scegliendo il verme vivo, sicuramente più appetibile anche in caso di traina lentissima. Il migliore fra tutti è il coreano, così chiamato perché arriva dalle risaie della Corea e cinesi: molto robusto e molto vivace, è di colore verde lucente sul dorso e rosso scuro sul ventre, contrasto che lo rende estremamente vistoso quando innescato sull’amo si divincola. Le sue dimensioni sono tali da invogliare all’attacco anche grosse prede. Essendo un articolo di importazione, è possibile trovarlo solo nei negozi di pesca e, a seconda della stagione e della marca, in confezioni con esemplari medio piccoli o viceversa medio grandi, al costo di circa 3,00/4,00 euro a confezione. Se correttamente conservati (in frigo, lasciandoli nella scatola di acquisto) possono mantenersi in vita per parecchi giorni.

Il coreano è un verme di mare di ottima qualità e costi decisamente bassi

Il coreano è un verme di mare di ottima qualità e costi decisamente bassi

Oltre al coreano, sono ottime per la traina costiera anche le esche siliconiche (simil-vermi) che riproducono i vermi: considerate valide principalmente per le acque interne. Grazie al materiale di produzione, si presentano assai morbide, e talvolta non proprio adatte a sopportare i morsi e l’allungamento conseguente alla trazione del pesce. Alcune hanno la prerogativa di poter essere aromatizzate e di rilasciare una scia odorosa in acqua: una volta, poi, che l’esca è addentata dal pesce, questo avverte in bocca un sapore che lo induce a non mollare la presa. In conseguenza di ciò, è facilmente comprensibile come questo tipo di esca debba essere sostituito dopo ogni cattura o anche ad ogni allamata persa.

Imitazione veritiera di tremolina

Imitazione veritiera di tremolina

Esistono diverse tipologie di simil-vermi: i falcetti, dal corpo cilindrico con la coda appiattita a forma di falce, sono impiegati soprattutto in acqua dolce, ma anche in mare danno i loro risultati, sia nella traina e spesso anche nello spinning. Si possono trovare nelle misure da 1 sino a 10 centimetri, anche se le migliori per il mare sono quelle da 2 a 4 cm: si montano su ami a gambo lungo e, quasi sempre, hanno in prossimità dell’occhiello di legatura della lenza una zavorra in piombo. I vermi veri e propri, come i falcetti, appartengono alla categoria delle esche morbide: con il corpo molto allungato e diviso in segmenti, sono validissimi se impiegati a traina lenta alle spigole. Delle varie versioni, per l’impiego che dobbiamo farne sono da preferire quelli che assomigliano a grandi tremoline.

Un'ampia panoramica di colorazione dei falcetti in silicone

Un’ampia panoramica di colorazione dei falcetti in silicone

Con il termine “spaghetti” si definiscono dei cilindretti sottili realizzati in gomme siliconiche, del tutto simili nell’aspetto alla pasta da cucina. Impiegati soprattutto per la pesca delle trote, hanno però dato buoni risultati anche nella traina costiera a sugarelli, occhiate e aguglie, con le classiche montature a 1 o a 2 ami, le stesse impiegate per il montaggio delle strisce di calamaro, pesce o per l’innesco dei coreani.

Con il nome di speghetti si indicano dei cilindretti di pasta siliconica molto morbida delle lunghezza di circa 10/15 centimetri

Con il nome di speghetti si indicano dei cilindretti di pasta siliconica molto morbida delle lunghezza di circa 10/15 centimetri

 

 

Alternativa anguillina

Sempre tra le esche siliconiche, anche se si allontana leggermente dal campo dei vermi, troviamo l’anguillina, un vero e proprio asso nella manica per gli amanti della piccola traina alla spigola. E, a proposito di anguilline, non possiamo certamente non ricordare il marchio Raglou, sicuramente una tra le migliori imitazioni siliconiche di un pesciolino, simile più ad una piccola aguglia che ad una anguilla. Prodotto in Francia dalla Ragot – azienda specializzata del gruppo Rapala WMC – è un’esca sottile e idrodinamica, che trova la sua singolarità nella coda, dove presenta un appiattimento trasversale e inclinato rispetto al corpo: ed è proprio questa depressione a darle una caratteristica vibrazione e navigabilità quando è in acqua.

La perfetta imitazione di una angiullina si chiama RAGLOU

La perfetta imitazione di una angiullina si chiama RAGLOU

Nel corpo principale ha un foro passante che parte dalla testa ed arriva fin sotto la pinna caudale, con la funzione di permettere il fissaggio sia dell’esca al terminale, sia dell’amo, il quale scompare all’interno dell’esca.